Campiscuola 2014/Alla riscoperta della Comunione

Tre Comunità Parrocchiali raccontano le loro “avventure” estive in giro per l’Italia. 


LECCE-SANTA ROSA/IN COMPAGNIA DEI MARTIRI: S. STEFANO E DON PINO PUGLISI 

campo-scuolaNe è valsa la pena raggiungere gli oltre tremila metri d’altezza in braccio alle funivie. Le montagne delle Dolomiti, per i giovani, giovanissimi, giovani adulti e adulti della Parrocchia di Santa Maria della Grazie in Santa Rosa, sono servite a rinfrancare lo spirito di un gruppo ogni anno più unito nella fede cristiana. Merito del meraviglioso Campo Scuola tenutosi proprio nel circondario delle alture venete. Dai primi freddi incontrati a Falcade (sede del Residence ospitante il nutrito gruppo, composto da circa cinquanta partecipanti) alle passeggiate lungo il Passo di San Pellegrino; dal museo della ‘Grande Guerra’ situato in cima alla Marmolada ai preziosi ricordi visitati ad Agordo, paese nativo di Papa Albino Luciani.

Ma ad accompagnare i campisti verso i sentieri montani – percorsi nella settimana tra il 3 e il 10 agosto – ci ha pensato una figura speciale: quella di Stefano, il primo martire cristiano.Il Santo è stato la nostra guida spirituale. Un personaggio non certamente accomodante o buonista, ma fermo nella testimonianza della verità e coraggioso anche davanti agli oppositori. Insomma, uno che non aveva paura e che annunciava a tutti i costi con franchezza la parola di Cristo. Tutte le tappe previste dal cammino formativo tenutosi nei giorni del Campo, ci hanno fatto comprendere che nella vita, pur di comunicare al mondo la nostra testimonianza bisogna, ogni tanto, alzare il volume della propria fede e non omologarsi con chi detiene prigioniera la verità. E abbiamo accolto il messaggio che la vera opera del credente risiede nelle battaglie quotidiane.

Durante i laboratori, poi, ci ha accompagnato una icona attuale della lotta giornaliera per l’affermazione dei valori cristiani: Don Pino Puglisi, martire della fede, emblematico esempio dell’impegno e della testimonianza evangelica in un contesto dominato dalla mafia. Le serate, poi, erano variegate ed a tema; organizzate, ovviamente, dal gruppo giovani. Cabaret, karaoke, giochi a quiz. Un giusto mix di preghiera e divertimento che, come ormai accade da tempo, segna positivamente l’esperienza annuale vissuta dalla comunità di Santa Rosa; che, ne siamo certi, proseguirà ancora con ulteriori esperienze scandite dal medesimo livello d’entusiasmo.

di Paolo Panico


LECCE-SANTA MARIA DELLA PACE/IN UMBRIA SUI PASSI DEL POVERELLO D’ASSISI

OLYMPUS DIGITAL CAMERAI giovani del gruppo “Pionieri” della parrocchia di S. Maria della Pace in Lecce hanno dedicato gli ultimi tre anni del loro cammino formativo all’approfondimento delle virtù teologali (2011/12: la fede; 2012/13: la speranza; 2013/14: la carità). In particolare, durante lo scorso anno pastorale, hanno studiato con parti­colare passione l’enciclica “Deus Caritas est” di Papa Benedetto XVI, lasciandosi coinvolgere non solo nella lettura e nella riflessione ma anche in alcune significative esperienze di amore e di servizio per gli ultimi.

A conclusione del triennio formativo e dell’anno dedicato alla virtù della Carità essi si sono ritrovati, sotto la guida di don Simone e don Alberto, in Umbria ospiti della Casa “San Francesco” di Foligno da dove, nell’arco della settima trascorsa del 18 – 23 agosto, si sono mossi alla scoperta di alcuni grandi testimoni dell’Amore cristiano. Di particolare interesse l’incontro con i “Piccoli Fratelli” di Charles de Foucauld, la conoscenza della storia e della vita di Carlo Carretto, la condivisione della preghiera e dell’eucarestia con la comunità religiosa che vive nell’Abbazia di Sassovivo.

Nei giorni successivi, i giovani hanno conosciuto i grandi santi gemelli Benedetto e Scolastica, visitando il monastero di Norcia e condividendo la preghiera della Liturgia delle Ore con i monaci benedettini. Il momento più intenso e fecondo è stato vissuto però ad Assisi, dove i ragazzi hanno vissuto due ore di pace e preghiera difronte alla tomba di San Francesco: sotto il suo sguardo paterno hanno potuto fare l’esame di coscienza generale e la santa confessione offrendo al Signo­re il loro proposito di impegno e di servizio nella Chiesa e per il mondo.

Non sono ovviamente mancati i mo­menti di svago e di divertimento, le escursioni alla scoperta della ridente natura della verde Umbria, le uscite serali per vistare i borghi più belli della zona quali Foligno, Spello, Spoleto e Perugia. L’ultima esperienza che i giovani di S. Maria della Pace hanno potuto vivere in Umbria è stata quella del rafting sul fiume Corno: una discesa avventurosa tra rapide e salti, circondati da una natura incontaminata che manifesta la bellezza del Creatore.

(S.R.) 


TREPUZZI/PROTAGONISTI DELLE CRONACHE DI NARNIA

campo scuola croceE mentre gradualmente l’autunno inizia pian piano a farsi strada, il cuore è colmo di gratitudine e di ricordi per tutto quello che come comunità di bello abbiamo vissuto nel periodo estivo. La prima parte dell’e­state infatti è stata caratterizzata dalla bella esperienza di comunione e condivisione con la Parrocchia Maria SS. Assunta del Grest dei Piccoli e del Campus Ragazzi 2014. Guidati dalle Cronache di Nar­nia, il tema scelto dall’Anspi nazionale per le attività e la catechesi del Grest, quasi 400 ragazzi, 100 animatori e una cinquantina di persone dello staff sono stati i protagonisti di tre settimane di riflessione, di giochi, di amicizia, di divertimento, di impegno.

Spenti i riflettori sul Campus, dal 15 al 18 luglio con alcuni giovani della nostra comunità e dei ragazzi dell’Acr abbiamo avuto la possibilità di vivere il nostro Camposcuola nel suggestivo paesaggio di Campitello Matese, accolti non soltanto dall’aria frizzante di montagna ma anche dal cordiale staff del nostro caro Pierpaolo che, come sempre, ci fa sentire a casa!

Nonostante il “freddo” esterno che ci costringeva a sentire il clima esterno come se da noi fosse gennaio, l’atmosfera tra noi era veramente caloroso e le molteplici attività che hanno caratterizzato quei giorni ci hanno permesso non solo di interagire tra noi ma anche di scoprire quanto è bello condividere le storie che fanno parte della nostra vita e del nostro gruppo. Stare con i giovani non è mai tempo perso ed è stato bello toccare con mano quanto bisogno c’è di comunicarsi non soltanto le chiacchiere ma la vita vera, quella scritta nelle pieghe più profonde del nostro cuore e che difficilmente riusciamo a leggere a noi stessi e agli altri.

E dopo una breve parentesi comunitaria ai Castelli Romani, che ci ha permesso di recarci in pellegrinaggio sulla tomba di Giovanni Paolo II e di essere accolti amabilmente in episcopio dal carissimo mons. Marcello Semeraro, nella seconda metà di agosto con alcuni parrocchiani abbiamo partecipato ad un pellegrinag­gio a Medjugorje, vivendo così un’esperienza di forte spiritualità e testimonianza in questo lembo di terra dove la preghiera e la misericordia sono di casa.

di Alessandro Scevola

Author: redazione

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