Mauro Spedicati, di Surbo, è presidente dell’Azione Cattolica diocesana di Lecce per il triennio 2017-2020, il più giovane della storia nella Chiesa di Lecce.
La nomina dell’arcivescovo Domenico Umberto D’Ambrosio è giunta il 19 marzo 2017, durante il Consiglio diocesano alla presenza dello stesso presule.
Si è concluso così il cammino della XVI Assemblea elettiva dell’Ac di Lecce, che ha portato alla formulazione del nuovo consiglio diocesano, che poi ha scelto i vicepresidenti e responsabili di settore e ha proposto al vescovo la terna per l’elezione del nuovo presidente.
Mauro Spedicati è avvocato del Foro leccese. Dopo la laurea ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia del Diritto presso l’Università degli Studi di Macerata, e oggi collabora con la cattedra di Storia del Diritto Moderno e Contemporaneo presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento. Borsista del Max-Planck-Institut für europäische Rechtsgeschichte di Francoforte sul Meno, ha collaborato anche con l’Institut für Rechts- und Verfassungsgeschichte dell’Università di Vienna.
Da sempre al servizio dell’Azione Cattolica, negli ultimi tre anni è stato vicepresidente per il Settore Giovani, e membro dell’equipe che ha coordinato i lavori del Sinodo diocesano dei giovani.
“La gratitudine che Le esprimo, carissimo Padre, ha ben poco di formale, – ha detto il neo presidente durante il consiglio diocesano – e so che Lei lo sa bene. La stima, la fiducia certo, ma mi lasci dire anche il paterno affetto che in questi anni ha dimostrato nei miei confronti sono stati punti di riferimento discreti e imprescindibili nel mio percorso di crescita spirituale ed ecclesiale… Ora le posso assicurare, Padre, anzi le prometto che la rotta del mio servizio sarà tracciata nella più convinta e filiale fedeltà a Lei e alla nostra Chiesa.”
“…l’inquietudine che potrebbe derivare dalla prospettiva di una grande responsabilità lascia il campo alla gioia che deriva dalla certezza di essere partecipi di una corresponsabilità. Una corresponsabilità da intendere non come semplice coinvolgimento del maggior numero di persone possibile nella pratica della vita dell’associazione, ma come intimo convincimento, che deve farsi sempre più forte, di essere, ciascuno di noi, personalmente e direttamente responsabile della fedeltà della nostra Azione Cattolica alla missione che le viene affidata, nella Chiesa e nel mondo.”
“Non esiste, – ha aggiunto il neo presidente – non deve esistere luogo o ambito della quotidianità nel quale noi, come laici cattolici, non avvertiamo l’esigenza di portare il Vangelo. In un mondo che viaggia ad altissima velocità, trovare il modo per farlo nella maniera più adatta alla realtà nostra, quella di Lecce e della sua diocesi, è il compito arduo che spetta a noi.”