Domenica 20 Novembre 2016, presso la parrocchia ‘San Giovanni Bosco’ di San Pietro Vernotico (BR), centinaia di ragazzi dell’Azione Cattolica hanno partecipato alla ‘Festa Giò’ organizzata dall’Equipe Giovani della Diocesi leccese.
Lecce. È nato come tormentone sui social network, sebbene in poco tempo si sia riverberato anche nel lessico parlato. Il tanto enfatizzato costrutto linguistico “Mai una gioia”, con o senza hashtag, sta pian piano colonizzando i finali delle frasi quotidiane. Ebbene, esiste chi rema fermamente contro questa moda. Parliamo dell’Azione Cattolica Italiana, nella giornata di ieri ancora una volta protagonista in occasione della consueta “Festa Giò” – organizzata dall’Equipe Giovani della Diocesi leccese – tenutasi presso la parrocchia “San Giovanni Bosco” di San Pietro Vernotico (BR). Perché la vita è tutta una gioia. La vita è “Toda Joia”, parafrasando lo slogan dell’evento utilizzato per condividere un momento di festa assieme ai tanti giovani di AC provenienti da varie realtà parrocchiali.
L’inizio della tradizionale “kermesse” diocesana ha visto inscenare uno spettacolo-testimonianza nel quale due ragazzi – uno credente nei valori della Chiesa, l’altro invece scettico e quasi anticlericale – si sono confrontati sul ruolo dell’Azione Cattolica nella società. E qui, ad un certo punto, a regalare la sua di testimonianza è stato il regista salentino Alessandro Valenti, autore del trionfante cortometraggio “Babbo Natale”che ha conquistato la 73esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia e la Festa del Cinema di Roma. «Don Tonino Bello diceva che noi uomini siamo angeli con un’ala sola, poiché per volare abbiamo bisogno degli altri. Pure Dio ne possiede una sola, perché lui stesso non può volare senza di noi», ha esordito cosi, Alessandro, davanti allo sguardo meravigliato della platea presente. «Tempo fa, feci un sogno particolare. Ero nel punto più alto del “Ciolo” di Leuca e Gesù, dal basso, mi invitava a buttarmi. L’ho fatto e indovinate cosa è successo? Nulla. Semplicemente, voleva spronarmi a inseguire il mio sogno con coraggio, facendo capire che al contempo avrebbe sempre camminato al mio fianco».
«Perciò ragazzi – ha poi concluso – se nel cassetto tenete conservati dei sogni, buttatevi! Con Gesù accanto, la paura verrà meno giorno dopo giorno». Concetto ribadito, peraltro, dall’Arcivescovo Domenico Umberto D’Ambrosio durante l’omelia della messa da egli presieduta in tarda mattinata: «Sì, è proprio vero. Cristo vuole che noi realizziamo i nostri sogni, ma non esiste gioia o felicità senza un po’ di “Croce”. Un aspetto che fa parte della vita che lui ci ha donato, ma che va affrontata nonostante eventuali problematiche o insidie. Ritrovarmi qui, insieme a voi, è davvero stupendo». Prima di Mons. D’Ambrosio, parola a Natale Alicino, incaricato regionale di AC per il settore giovani: «Un “bravo” cristiano deve interessarsi a ciò che accade nel mondo. Leggendo il giornale e, magari, anche seguendo le vicende politiche. Vedete ragazzi, la politica non è una cosa sporca; semmai sono alcune persone a renderla così. A tal proposito, bisogna studiare, studiare e poi ancora studiare. Lo diceva un certo Don Lorenzo Milani. Perché la cultura è un’arma molto più potente di quanto si possa immaginare».
Nel pomeriggio, ogni comunità parrocchiale si è resa protagonista attraverso un’esibizione inerente al tema della gioia. Coreografie danzanti, sketch comici, musical. Il tutto, inserito nella “CorridAC”. Un mix di risate, emozioni e anche commozione ciò che giovani e giovanissimi hanno inscenato durante lo show condotto dai ragazzi delle Parrocchie di San Pietro Vernotico (“San Giovanni Bosco” e “Angeli Custodi”). Sul podio, al primo posto, il gruppo della Parrocchia “Santa Maria Ad Nives” di Strudà. Seguito, dunque, dalla seconda classificata “Santa Maria delle Grazie” di San Cesario. “Medaglia di Bronzo”, invece, per “Santa Maria della Grazie” del quartiere Santa Rosa di Lecce. Ospiti speciali, tra uno spettacolo e l’altro, i comici del duo “Alto & Basso”, i quali tramite le loro imitazioni (specie quelle di Al Bano Carrisi, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Papa Francesco”) hanno fatto letteralmente sbellicare dalle risate il pubblico del teatro “Don Bosco”. La formula dell’Azione Cattolica si rivela, anno dopo anno, vincente senza “se” e senza “ma”. Qual è? Semplice: regalare agli altri “una gioia” resta il miglior modo di provare gioia. L’hashtag, allora, cambia notevolmente. Con l’AC è #sempreunagioia.
Paolo Panico per leccenews24