Lecce. Immaginate di presiedere ad uno spettacolo circense. Clown, trapezisti, domatori di leoni e via dicendo. Delle figure che, senza dubbio, emozionano il pubblico presente coi loro numeri. Esibizioni d’alta scuola appositamente provate, e riprovate, nel tentativo di regalare un sorriso ai più piccoli. Perché non esiste soddisfazione maggiore del vedere un bambino ridere. Ora, quella del circo diventa la metafora perfetta con cui l’Azione Cattolica dei Ragazzi spiega ai giovani della fascia d’età 6/14 anni il significato del gioire. “CIRCOndati di Gioia” rappresenta, infatti, il titolo del tema. Nell’affascinante vita del circo vengono inclusi i tratti caratteristici della Chiesa. Una comunità di persone che porta il proprio spettacolo in giro per il mondo, seguendo la sua missione. Far sorridere chiunque incroci il loro cammino. Questo gioco di parole ricorda le luminose locandine dei circhi che, spesso, contengono poche parole: “Circo”, accompagnata spesso dal cognome della famiglia. A tal proposito, entrambi i termini risultano evidenziati ponendo l’accento su gioia e beatitudine.
In occasione dell’ultimo anno del triennio associativo, infatti, la Diocesi di Lecce ha voluto illustrare agli educatori Acr gli argomenti e le tematiche che affronteranno assieme al loro gruppo. Si è cominciati col “rimanere”; lo scorso anno, invece – anche su forte sollecitazione di Papa Francesco – la parola chiave fu “andare”. Ed infine, a pochi mesi dal cammino assembleare che rinnoverà le cariche nelle tante parrocchie aderenti all’Azione Cattolica, proprio il significato di “gioire”. Tre verbi, ma soprattutto altrettanti passaggi distinti consegnati dal Pontefice capaci di formare i cosiddetti “discepoli missionari”. L’Equipe Diocesana Acr nuovamente in campo, dunque (dopo la bella esperienza vissuta nel capoluogo salentino durante il Campo Nazionale), per presentare le tradizionali guide disposte dal Centro Nazionale. Dei testi di riferimento tramite cui accompagnare ogni singolo educatore nei rispettivi incontri. Presso la Parrocchia “Santa Maria della Grazie” di Campi Salentina si sono vissuti momenti di comunità e, appunto, “circo”. Dopo aver ballato l’inno della stagione 2016/2017, spazio ai giochi di settore e, ovviamente, ai momenti di formazione. Grandi e piccini, nel mezzo della mattinata, indossavano cappelli, nasi rossi, gadget e costumi. Addirittura un mini angolo selfie a forma di tendone. Segretari, responsabili e assistenti diocesani, tutti sommersi dall’incredibile “ondata di gioia” portata dagli intramontabili “acierrini”.
Vangelo di riferimento, sarà quello di Matteo nel passo in cui l’evangelista scrive “rallegratevi ed esultate”. E, soprattutto, Gesù Cristo che indica nella gioia delle beatitudini lo stile della missione. Non fatti straordinari, ma vicende quotidiane. Povertà, mitezza, sopportazione, fedeltà, desiderio di giustizia e di pace. Uno stile che può rigenerare la vita, nostra e degli altri. La chiesa vista come una famiglia, un insieme di persone alle quali potersi affidare.
Ogni associato, del resto, possiede una propria tessera che testimonia la sua convinta adesione. Un pezzo di vita che ha trovato radici nella proposta associativa. E che, cammin facendo, ha lasciato un segno forte. Insomma, una storia vissuta e ancora da vivere. Una “Bella Storia”, slogan che diventa momento di riflessione e felicità nel momento in si rinnoverà il proprio “sì”. Ogni tessera dell’Azione cattolica è però anche un tassello di un mosaico che insieme ad altre tessere, e ad altre storie, fa della vita associativa un capolavoro di bellezza. Storie di ragazzi, di giovani e di adulti, del Nord e del Sud, delle metropoli e dei piccoli centri: storie vere e irripetibili, di chi ha scelto con il proprio sì di mettersi al servizio dei fratelli e della Chiesa sulle orme del Risorto. È bella perché ci mostra davvero – per dirla ancora con papa Francesco – che “il tutto è superiore alla parte”. Le individualità, le tipicità dei territori, le unicità delle associazioni parrocchiali e locali fanno bella la Chiesa e l’associazione intera.
Ad inizio articolo si era accennato del rinnovo della cariche all’interno delle varie comunità che includono l’AC. A breve inizierà il nuovo Cammino Assembleare che porterà un ricambio nei relativi consigli parrocchiali. Stesso discorso dicasi per il Consiglio Diocesano, presieduto da Salvatore Scolozzi. Dopo tre anni vissuti in armonia e impegno, i membri verranno chiamati ad un passaggio di consegne verso i nuovi eletti.
Paolo Panico per leccenews24