Mentre come Chiesa Italiana ci muoviamo verso il Convegno Ecclesiale Nazionale, dal tema “In Cristo Gesù. Il nuovo umanesimo”, la delegazione dell’Azione Cattolica Pugliese propone un percorso per coinvolgere tutte le associazioni diocesane sul trittico “famiglia, lavoro, ambiente”, in vista del prossimo convegno regionale di giugno. Così, nell’ambito del percorso formativo diocesano, il cosiddetto “Laboratorio diocesano della formazione”, l’Azione Cattolica di Lecce ha riflettuto sul tema: “L’umanesimo per la nostra società. Famiglia, lavoro, ambiente. La testimonianza dei laici di AC nel mondo”.
L’incontro di domenica scorsa 8 marzo, presso Parrocchia S. Filippo Smaldone di Lecce, è stato soprattutto un dialogo a più voci partendo da diverse testimonianze, con la partecipazione di Carmen Tessitore, Vicesindaco e Assessore alle politiche familiari del Comune di Lecce, Ada Chirizzi, della Segreteria provinciale della CISL di Lecce, Leo Piccinno, Presidente provinciale Coldiretti Lecce. La tavola rotonda, moderata dal presidente diocesano Salvatore Scolozzi, è entrata subito nel cuore del tema: l’umanesimo. Ripartire dall’uomo significa ripartire dalla famiglia, perché l’uomo è un essere relazionale – ha esordito il Vicesindaco -, che ha dedicato particolare attenzione sulla necessità di non camminare da soli, ma di puntare sull’associazionismo quale via necessaria perché le città diventino concretamente comunità.
Il tarlo sempre più dilagante è il protagonismo, che ostenta proclami, senza che a essi seguano però azioni concrete. Essere in rete, invece, aiuta a dare risposte reali a bisogni reali, legati al territorio in cui viviamo. Solo in questo modo è possibile tentare soluzioni a una precarietà sempre più diffusa – come ben ha evidenziato Leo Piccinno – sottolineando come sia sempre più difficile attendersi progetti a lungo termine, soprattutto ai livelli più alti della politica, e quanto sia pertanto indispensabile promuovere dal basso la cura dell’ambiente e delle risorse della propria terra.
Non si può rimanere fermi! è dunque il monito in diversi modi rilanciato e che ben ha ripreso Ada Chirizzi, ribattendo, a chi afferma che quando muore la speranza inizia l’azione, che non possiamo invece non agire la speranza. E, citando il discorso che Papa Francesco ha tenuto a Strasburgo lo scorso 25 novembre, ha ribadito quanto sia importante non perdere mai di vista la dignità dell’uomo e l’incoraggiamento, ad esso dovuto, a cercare sempre nuove vie e possibilità tra le proposte, non sempre esigue come ormai invece comunemente si ritiene, che Governo, Sindacati, Comuni, Enti cercano di promuovere in favore dell’uomo.
Essere creativi, dunque, come anche Patrizia Maiorano, delegata regionale del MLAC, ci ha sollecitati a essere, presentando alle Presidenze Parrocchiali che hanno partecipato a questo incontro la Festa regionale dei Lavoratori, che avrà luogo il prossimo 22 marzo presso le Officine Cantelmo, dal titolo “Artisti del Lavoro”. Dio allora non è morto, come invece citava una vecchia canzone che ha dato il via ai laboratori di Settore per giovani e adulti al termine della tavola rotonda: spetta a noi, laici, essere segni di resurrezione nel mondo!
Ilaria Quarta